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La salama da sugo è il piatto principe della cucina ferrarese A?k Masallar? Bebek Masallar? Çocuk Masallar? Dini Hikayeler E?itici Masallar
I cappellacci di zucca sono il piatto simbolo della cucina di Ferrara. Una dichiarazione d'amore per uno dei grandi prodotti di questa terra: la zucca, che secondo i ricettari storici ferraresi trova impiego anche come accompagnamento alla carne e non solo come ripieno o contorno. La prima ricetta scritta dei cappellacci di zucca risale al 1584 ed è di Giovanni Battista Rossetti, cuoco della corte di Alfonso II d'Este, che la pubblica nella sua opera 'Dello Scalco'. Da allora ad oggi la ricetta è cambiata radicalmente. Prima nel ripieno, in puro stile rinascimentale, si trovavano anche zenzero e cannella e poi con l'andare del tempo i cappellacci sono diventati ricetta popolare: oggi rimane solo la noce moscata come spezia a ricordo di quel passato aristocratico.er questa ricetta è stata usata la zucca violina, tipica del ferrarese, la più adatta per la sua dolcezza che crea un eccezionale sapore agro-dolce quando si mescola agli altri ingredienti. Il nome cappellacci, caplaz in dialetto, deriva dal cappello di paglia a tesa larga dei contadini, non dimentichiamoci che per secoli la zucca è stata la principale fonte di sostentamento nelle campagne.A?k Masallar? Bebek Masallar? Çocuk Masallar? Dini Hikayeler E?itici Masallar
Torta Tenerina La torta tenerinaè¨ la tipica torta al cioccolato di Ferrara, che per tradizione è bassa e con il cuore cremoso. Nota fin dal 1900 come Torta Montenegrina o Torta Regina del Montenegro, in onore di Elena Petrovich del Montenegro Il 24 ottobre 1896 la principessa montenegrina convolò a nozze con Vittorio Emanuele III. Già al tempo del loro primo incontro avvenuto al teatro è «La Fenice» di Venezia, in occasione dell'Esposizione Internazionale d'Arte le cronache rosa dell'epoca parlano di una passione nata all'improvviso: fu amore a prima vista. La regina innamorata divenne nota come la sposa dolce e dal cuore tenero. E la deliziosa torta tenerina, con la sua sottile crosticina meringata e l'interno languidamente morbido, ne è la corrispondente realizzazione pasticciera. I golosastri ferraresi, in virtù dell'interno appiccicoso che si scioglie in bocca, le diedero il soprannome dialettale di è«torta tacolenta». L'appellativo più gentile di «tenerina» venne dopo. Servito con una spolverata di zucchero a velo, questo splendido dolce, si presenta con un esterno croccante che rivela al suo interno un cuore di morbido cioccolato fuso ancora semiliquido. Ingredienti 300 gr cioccolato fondente 5 uova intere 150 gr zucchero 150 gr burro 25 gr maizena 1 busta vanillina Procedimento Spezzettare il cioccolato e Scioglierlo a bagno maria, aggiungere il burro poco per volta e farlo sciogliere nel cioccolato. Sbattere le uova intere con lo zucchero fino a raggiungere un composto spumoso, aggiungere la maizena,la vanillina e il composto di cioccolato e burro. Mescolare e versare il composto in una teglia del diametro di cm 26 precedentemente imburrata e orologi replicainfarinata. Cuocere a 170° per massimo 15 mn.. Buon Appetito Golosoni imitation rolex
Ricetta dello Chef
Torta Tenerina al cioccolato
Ingredienti
- 300 gr cioccolato fondente 5 uova intere 150 gr zucchero 150 gr burro 25 gr maizena 1 busta vanillina
Indicazioni
- Torta Tenerina La torta tenerina è la tipica torta al cioccolato di Ferrara, che per tradizione è bassa e con il cuore cremoso. Nota fin dal 1900 come Torta Montenegrina o Torta Regina del Montenegro, in onore di Elena Petrovich del Montenegro Il 24 ottobre 1896 la principessa montenegrina convolò a nozze con Vittorio Emanuele III. Già al tempo del loro primo incontro avvenuto al teatro «La Fenice» di Venezia, in occasione dell'Esposizione Internazionale d'Arte le cronache rosa dell'epoca parlano di una passione nata all'improvviso: fu amore a prima vista. La regina innamorata divenne nota come la sposa dolce e dal cuore tenero. E la deliziosa torta tenerina, con la sua sottile crosticina meringata e l’interno languidamente morbido, ne è la corrispondente realizzazione pasticciera. I golosastri ferraresi, in virtù dell’interno appiccicoso che si scioglie in bocca, le diedero il soprannome dialettale di «torta tacolenta». L’appellativo più gentile di «tenerina» venne dopo. Servito con una spolverata di zucchero a velo, questo splendido dolce, si presenta con un esterno croccante che rivela al suo interno un cuore di morbido cioccolato fuso ancora semiliquido. Ingredienti 300 gr cioccolato fondente 5 uova intere 150 gr zucchero 150 gr burro 25 gr maizena 1 busta vanillina Procedimento Spezzettare il cioccolato e Scioglierlo a bagno maria, aggiungere il burro poco per volta e farlo sciogliere nel cioccolato. Sbattere le uova intere con lo zucchero fino a raggiungere un composto spumoso, aggiungere la maizena,la vanillina e il composto di cioccolato e burro. Mescolare e versare il composto in una teglia del diametro di cm 26 precedentemente imburrata e infarinata. Cuocere a 170° per massimo 15 mn.. Buon Appetito Golosoni
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